di Alex Giorgi

L’avvento dell’iPad nel 2010 (e sono passati, a pensarci bene, poco più di tre anni soltanto, ma sembra molto di più per come si è imposto nelle nostre viste) ha definito il concetto stesso di tablet come lo conosciamo oggi.

 
 
 

Le promesse mantenute da allora sono tante: navighiamo velocemente in rete ovunque ci troviamo, guardiamo un film, giochiamo con una grafica e una risoluzione che prima era destinata solo alle consolle di gioco e molto altro.
L’utilizzo di un tablet per il lavoro, inteso come elaborazione e condivisione d’informazioni, non si è tuttavia imposto immediatamente e stenta ancora a farlo. Certo ci sono ambiti professionali dove ormai non si può fare a meno di un tablet, ad esempio molte elaborazioni musicali avvengono su iPad, in molto ristoranti gli ordini vengono raccolti da camerieri dotati di un un tablet, in campo medico e ospedaliero le schede mediche sono accessibili da tablet molto più agevolmente di prima.
Da utilizzatore della prima ora di un iPad, oggi posso dire tranquillamente che il mio notebook, prima fedele compagno di lavoro, rimane sempre più spesso a casa o in ufficio. E quasi senza accorgermene lo ho sostituito quasi del tutto con il mio iPad. Ecco allora come lo utilizzo per il mio lavoro, suddividendo le diverse esigenze e le app che le soddisfano di più secondo la mia esperienza. Dando per scontate la navigazione Web, la gestione delle email e dei messaggi.

 

Gestione dei file
La prima cosa è decidere dove “stanno” i miei dati, nei loro diversi formati. Documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni, contratti firmati, biglietti da visita e altro. Pensare di avere una copia di tutto sempre e comunque su ogni nostro dispositivo (il tablet, il desktop o il notebok, magari anche lo smartphone) non è pensabile. Si finirebbe per gcercare l’informazione che ci serve al momento per scoprire che sul dispositivo che abbiamo o non c’è o non è aggiornata. Inutile contare su sincronizzazioni con cavi o meno. Personalmente uso tre applicazioni a questo scopo: Dropbox memorizza e rende accessibili tutti i miei file, mantendono una copia di backup storica frequente compresi i file che ho cancellato. Mi permette di condividere con un link velocemente qualsivoglia documento con chi voglio. E’ la mia “repository” di informazioni principale. Google Drive mi consente di rendere i miei file “collaborativi” quando ho bisogno di dare accesso ad altri, ad esempio, ad un foglio di calcolo dove sono riportate le allocazioni su diversi progetti e attività e a cui altri colleghi possono contribuire rendendo le modifiche immediatamente visibili a tutti.

 

iCloud (ma su Android o Windows Phone ci sono soluzioni analoghe come Microsoft One Drive) mi consente di avere in modalità “push” solo i documenti di cui effettivamente ho bisogno su più dispositivi, ad esempio se esco dall’ufficio e la presentazione su cui stavo lavorando voglio riprenderla dal mio iPad in treno. In questo la copia e la sincronizzazione sono automatiche su tutti i miei dispositivi e non ho i tempi di latenza della connessione per scaricare un file. iCloud consente inoltre di avere sincronizzati su tutti i dispositivi connessi e in modalità OTA (Over Ther Air) calendari, contatti, preferiti, note e, da iOS 7 in poi, anche le password di accesso ai siti.

 

L’elaborazione delle informazioni
Tutti noi abbiamo bisogno di elaborare documenti “Office”. Su iOS trovo che iWork sia un (quasi) perfetto sostituto. Da poco comunque Microsoft ha rilasciato la suite Office 365 con le app native di Excel, Word e PowerPoint per iOS,  ma a pagamento mentre iWork è gratuito. La compatibilità in lettura e scrittura con i documenti Microsoft Office di iWork è ottima al 90% e la gestione dei documenti più utilizzati e sui cui sto lavorando con iCloud è un plus. In particolare la gestione delle presentazioni con Keynote. è resa agevole dalle molte funzioni che con pochi tap permettono di posizionare immagini, box di testo e altro nelle slide. Di fatto, a pensarci bene, il concetto stesso di presentazione si presta più al tap del tablet che al click con il mouse del notebook. Non manca un telecomando che, dal mio iPhone, mi consente di controllare una presentazione e la possibilità di condividerlo. Esistono altre ottime app per gestire i documenti Office, come Google QuickOffice, parte di Google Drive, disponibile come app sia per iOS che Android.

 

Gantt e diagrammi
Planning Pro è un ottimo strumento per disegnare Gantt che poi possono essere esportati in formato XML leggibile da Microsoft Project e salvati su Dropbox. Per i digrammi di flusso o i wireframe utilizzo invece Grafio che offre una vasta gamma di template per ogni esigenza. I diagrammi possono essere poi salvati in vario modo, incluso il rullino foto, e condivisi.

 

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