di Cristiano Toni

Dopo anni passati a sporcarmi le mani (insieme a @chiaralaurora) su progetti di web listening (o ascolto della rete) provo un certo fastidio quando questo tipo di analisi viene associata alla sola misurazione della brand reputation. Non perché misurare la brand reputation non sia importante ma perché trovo semplicemente limitativo, rispetto al patrimonio informativo che la rete può mettere a disposizione, che il tutto si traduca nei casi peggiori in “parlano bene del mio brand” (o viceversa) e nei casi migliori in una misura di Net Promoter Score. Molteplici sono infatti i desideri informativi che possono essere soddisfatti e non tutti legati ad un brand o ad un prodotto.

 
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